I Lidi del Parco le Imprese Balneari Eco
Lidi del Parco le Imprese Balneari Eco – Il progetto CAB FIBA Cilento che dal 2010 è un esempio di buone pratiche. I Loghi di proprietà intellettuale esclusiva del Dott.Raffaele Esposito (lido Eco-Sostenibile e Lidi nei parchi) e quello creato per l’area Parco assieme all’Ente lidi del parco costituiscono oggi gli unici marchi Eco!
Il Modello di Gestione Balneare Sostenibile I Lidi del Parco I lidi nei parchi le imprese balneari eco-sostenibili, didattiche verdi L’Associazione Balneari Camerota CAB si è sempre distinta nell’ambito della sua azione per l’affermazione di un modello di gestione dell’impresa eco-sostenibile. I “Lidi del Parco” Il primo progetto a carattere territoriale per le aree protette incluse le zone SIC e ZPS per la proposizione di un modello di gestione balneare sostenibile, lidi didattici, lidi ecocompatibili ovvero “i lidi del Parco” le Imprese balneari Verdi. Il progetto nasce dall’ esperienza ormai decennale dei lidi balneari che insistono lungo il SIC di Cala del Cefalo di Camerota (Marina di Camerota/SA Parco Nazionale del Cilento Diano ed Alburni www.cilentoediano.it) e dove la CAB (Associazione Balneari Marina di Camerota), attraverso la volontà del neo gruppo dirigente locale ritenne con lungimiranza ed attenzione, necessario inserire tra gli scopi della stessa l’art. 2 lett. Ovvero: ” tutelare e valorizzare il patrimonio ambientale promuovendo iniziative tra gli associati anche verso il pubblico e gli enti locali e nazionali”. Da qui l’inizio di una buona pratica, riconosciuta a livello locale e nazionale da Regione Campania, Parco Nazionale del Cilento, Comuni Costieri e Associazioni quali Legambiente Campania oltre che dalla FIBA Nazionale e commissari U.E. che saltuariamente vengono a rendersi conto dello stato della flora dunale del SIC di Cala del Cefalo e dell’ambiente in genere. Buona Pratica che riesce a coniugare l’interesse socio-economico di un territorio a vocazione turistica alla possibilità di creare impresa anche laddove esistono forti vincoli di carattere ambientale. Una idea di sviluppo turistico balneare sostenibile e di impresa che tiene conto della natura e dell’ambiente passando proprio dal rispetto dei vincoli ambientali e che attraverso un partenariato ed un protocollo di intesa con un ente quale il parco nazionale del Cilento ( unico esempio in Italia di sinergia tra imprese balneari private ed Ente Parco Nazionale) sono diventati dei punti di forza, per le aziende balneari del Cilento, che oggi si caratterizzano come imprese Balneari Verdi, lidi ecosostenibili e lidi didattici. La Predisposizione di opportune misure di mitigazione da parte dell’Ente Parco concertate con i nostri esperti , dalla Commissione V.I.A. della regione Campania, dalla Soprintendenza di Salerno e del Comune di Camerota hanno fatto si che l’idea di impresa fosse in sinergia ed in linea con le esigenze degli imprenditori locali. Non più l’idea, anche diffusa, del Vincolo come opportunità mancata di sviluppo e tutela, ma come punto di forza a vantaggio del territorio ed in simbiosi con l’ambiente circostante.
Oggi attraverso il Sindacato Nazionale FIBA, l’idea è quella di esportare questo modello di gestione balneare in tutta Italia al fine di favorire questo modello di sviluppo balneare attraverso la diffusione del logo dei “lidi nei parchi” aziende tipiche e caratteristiche del territorio di appartenenza. Insieme al parco del Cilento abbiamo già predisposto il logo per l’identificazione di un “lido del parco” che rispetti le misure stabilite dagli appositi disciplinari per le aree protette e/o di maggior pregio ambientale e per le aree SIC e ZPS. Disciplinari editabili dal nostro portale all’indirizzo: www.balnearicamerota.it Unire e coniugare le esigenze della conservazione e della tutela dell’ambiente con le attività umane è possibile oltre che indispensabile. Fare turismo attraverso la valorizzazione del nostro patrimonio ambientale rappresenta quella tipicità che rende l’Italia una nazione moderna sostenibile ed al passo con gli standard europei. Oggi favorire e diffondere il turismo balneare sostenibile sulla scorta del modello di gestione dei Lidi del parco, garantirebbe anche l’uscita delle aziende balneari Italiane, dal flagello della direttiva Bolkestein. Proprio perché legherebbe le aziende del territorio, in maniera comprensoriale tipiche dello stesso e soprattutto le stesse acquisirebbero uno status particolare da qui al 2020 (anno limite della proroga?!) di carattere ambientale certificato da enti ed istituzioni locali, regionali e nazionali che evidentemente altri competitors non potranno avere. (adozione del marchio,logo di qualità) Oggi, nei prerequisiti delle evidenze pubbliche e nella stessa direttiva servizi, si parla sempre più della necessità di adottare modelli di sviluppo sostenibili, utilizzare strutture amovibili in materiale vegetale, con la proposizione di energie rinnovabili e di basso impatto ambientale al fine di tutelare le aree a maggior pregio con opportuni disciplinari concertati con enti locali e sovracomunali.
Questa idea di sviluppo è fortemente voluta anche dagli enti locali poiché garantisce rispetto del territorio e soprattutto combatte il flagello del Secolo ovvero il “consumo del Suolo” , oltre a rappresentare l’unica alternativa di creare impresa e favorire impresa locale per la programmazione dei propri litorali. (PUAD PUL, PUC, Piani delle coste… ecc) Strutture rialzate passerelle rialzate per consentire alla vegetazione di non arretrare specie per le aree dunali, sistemi di svuotamento delle vasche periodici e certificati, efficientamento energetico con particolare attenzione agli sprechi, gestione e tutela dei tratti di spiaggia liberi e delle aree dunali limitrofe, cartellonistica didattica-ambientale sono solo pochi esempi di questo modello di gestione. L’auspicio è quello che attraverso la diffusione di questo modello di gestione, anche il Ministero dell’Ambiente, possa credere all’iniziativa sostenendola con i fatti. In allegato troverà alcune informazioni e documenti che sicuramente le interesseranno. (protocollo di Intesa, Statuto CAB, Disciplinari tecnici) Restiamo a completa disposizione per eventuali consulenze e/o Informazioni Presidente CAB FIBA Cilento Dott.Raffaele Esposito Esperto in Business Plan Know-How per l’Impresa balneare sostenibile.
I commenti sono chiusi qui.