Turismo Consigliato

Corso per Assistenti Bagnanti

Corso per Assistenti Bagnanti

Corso per Assistenti Bagnanti – I recentissimi accordi che la FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO ha stipulato con i relativi Organismi e Ministeri competenti, riguardanti l’inserimento della Sez. Salvamento nel sistema della Protezione civile e l’abilitazione degli Assistenti Bagnanti al supporto delle attività di salvaguardia dell’ambiente, hanno comportato l’esigenza di aggiornare ulteriormente e adattare i percorsi didattici per la formazione dei tecnici, ai vari livelli. In particolare è stato revisionato il percorso didattico per i corsi di Assistente Bagnanti, che ora risulta più definito negli obiettivi, nelle prove di ammissione ai corsi, nella scelta e nella strutturazione delle competenze da acquisire, nelle prove d’esame per la verifica delle acquisizioni culturali e tecnico-operative.

1.  Formare alla Capacità Tecnica e Culturale per: 

  • assicurare assistenza a chi pratica attività sportiva, ricreativa, lavorativa presso strutture di balneazione o, comunque, in ambiente acquatico
  • utilizzare le attrezzature specifiche per il soccorso del pericolante in acqua
  • collaborare con il sistema di Protezione civile
  • intervenire, in emergenza, per il recupero della vittima di incidente acquatico e attivare, quando necessario, le procedure di supporto alle funzioni vitali
  • applicare la normativa e i requisiti igienico-ambientali delle acque di balneazione e saper effettuare i trattamenti per il mantenimento dei requisiti
  • diffondere i principi di tutela dell’ambiente, particolarmente riferiti alle acque, riconoscere e saper segnalare un inquinamento ambientale

Modalità di Ammissione al Corso: Gli aspiranti dovranno dimostrare di essere in possesso di ottima abilità natatoria, quale si può acquisire con la frequentazione di corsi di Scuola Nuoto federale per almeno 300 ore. La verifica sarà effettuata, con apposita prova valutativa, dal Fiduciario o da Maestro delegato. Queste le abilità di cui dare dimostrazione:

  • tuffo da almeno un metro di dislivello – nuotare correttamente per almeno 50m crawl – nuotare correttamente per almeno 25m rana – nuotare correttamente per almeno 25m una terza nuotata a scelta – recuperare un oggetto a 3 m di profondità o nuotare in apnea subacquea per almeno 12m – mantenere per almeno 20″ la posizione verticale mantenendo il capo e le mani fuori acqua, con il solo sostegno del movimento di gambe – Sono esonerati dal sostenere la prova di idoneità i possessori di brevetto Istruttore FIN in regola con la convalida.

2.  Struttura del Corso: Relativamente all’assistenza dei bagnanti, possono conseguire i seguenti brevetti:

  • per Piscina (sigla P) – per acque Interne (sigla IP) – per Mare (sigla MIP)

Corso per Assistenti Bagnanti prevede, per il brevetto P, 40 ore di attività didattica frontale: 26 teorico-pratiche a secco e 14 in acqua; per quelli IP e MIP si aggiungono 4 ore in aula, su “ordinanze e regolamenti” e 4 ore in acqua, per esercitare la “voga”. Per completare la formazione si dovranno, poi, effettuare 10 ore di tirocinio presso strutture ritenute idonee dal Fiduciario responsabile del corso (dove applicate le normative federali e in cui operi un A.B. abilitato FIN) Il percorso didattico, così strutturato, risponde ai requisiti delle linee guida della International Life Saving Federation (I.L.S.), consentendo il riconoscimento dei brevetti nei Paesi aderenti.

Corso per Assistenti Bagnanti Programma Didattico: Tre sono le macroaree di formazione:
1. Conoscenza dell’ambiente, tecniche di gestione dell’impianto, tecniche di recupero del pericolante, normative.
2. Perfezionamento delle tecniche specifiche di nuoto
3. Tecniche di primo soccorso e rianimazione di base
Il positivo completamento del percorso formativo viene verificato con una serie di prove valutative:

  • di tipo teorico per quanto oggetto delle lezioni teoriche
  • di tipo pratico “a secco”, relativamente alle pratiche di prevenzione e soccorso a terra, in particolare:
    Disostruzione delle vie aeree.
    Respirazione assistita per insufflazione positiva, con pallone / bocca-bocca / bocca-naso
    Massaggio cardiaco esterno.
  • di tipo pratico in acqua per quanto attiene le tecniche di intervento con utilizzo o meno di mezzi e strumenti specifici.

Dovrà essere data dimostrazione di aver raggiunto almeno le seguenti abilità/capacità minime:

  • Nuotare m 100 a crawl in meno di 1’40”
  • Percorrere, in meno di 1’25”, m 50 così strutturati:
    25 m crawl testa alta
    recupero del manichino a m 1,50
    25 m del ritorno trasportando il manichino con una delle prese codificate
  • Nuotare m 25 in apnea recuperando tre oggetti intervallati di 5 m
  • Trasportare il manichino per 25 m dando dimostrazione di tre tecniche codificate

Le prove aggiuntive per conseguire i brevetti IP e MIP prevedono: Condurre un’imbarcazione a remi (pattino) per almeno 100 m (sino a 50 m dalla battigia o dal pontile) con tecnica di remata in piedi e virata attorno alla boa di riferimento senza urtarla in alcun modo – il lancio del salvagente in acqua, verso un riferimento con recupero simulato.

Si ricorda che queste prove aggiuntive, nel caso del brevetto MIP, saranno effettuate al cospetto dell’esponente della locale Capitaneria di Porto. Anche se non se ne prevede ancora la verifica in sede di esame, si esortano i Maestri di Salvamento a rendere capaci i candidati di nuotare almeno m 400 senza interruzione e, per i brevetti IP/MIP, a percorrere in sequenza m 200 di corsa, m 200 di nuoto e m 200 di corsa (adeguandosi in tal modo agli standard della International Life Saving).

Gli esami del 13° corso per Assistenti Bagnanti organizzato dalla sezione F.I.N. di Marina di Camerota  si terranno alle ore 10,00 del giorno 7 giugno 2010, presso il Lido Playa el Flamingo a Marina di Camerota in località spiggia marina delle barche.

6 Dicembre 2015Comments Off, , assistente bagnanti | FIN | marina di camerota
I Lidi del Parco le Imprese Balneari Eco

I Lidi del Parco le Imprese Balneari Eco

Lidi del Parco le Imprese Balneari Eco – Il progetto CAB FIBA Cilento che dal 2010 è un esempio di buone pratiche. I Loghi di proprietà intellettuale esclusiva del Dott.Raffaele Esposito (lido Eco-Sostenibile e Lidi nei parchi) e quello creato per l’area Parco assieme all’Ente lidi del parco costituiscono oggi gli unici marchi Eco!
Il Modello di Gestione Balneare Sostenibile I Lidi del Parco I lidi nei parchi le imprese balneari eco-sostenibili, didattiche verdi L’Associazione Balneari Camerota CAB si è sempre distinta nell’ambito della sua azione per l’affermazione di un modello di gestione dell’impresa eco-sostenibile. I “Lidi del Parco” Il primo progetto a carattere territoriale per le aree protette incluse le zone SIC e ZPS per la proposizione di un modello di gestione balneare sostenibile, lidi didattici, lidi ecocompatibili ovvero “i lidi del Parco” le Imprese balneari Verdi. Il progetto nasce dall’ esperienza ormai decennale dei lidi balneari che insistono lungo il SIC di Cala del Cefalo di Camerota (Marina di Camerota/SA Parco Nazionale del Cilento Diano ed Alburni www.cilentoediano.it) e dove la CAB (Associazione Balneari Marina di Camerota), attraverso la volontà del neo gruppo dirigente locale ritenne con lungimiranza ed attenzione, necessario inserire tra gli scopi della stessa l’art. 2 lett. Ovvero: ” tutelare e valorizzare il patrimonio ambientale promuovendo iniziative tra gli associati anche verso il pubblico e gli enti locali e nazionali”. Da qui l’inizio di una buona pratica, riconosciuta a livello locale e nazionale da Regione Campania, Parco Nazionale del Cilento, Comuni Costieri e Associazioni quali Legambiente Campania oltre che dalla FIBA Nazionale e commissari U.E. che saltuariamente vengono a rendersi conto dello stato della flora dunale del SIC di Cala del Cefalo e dell’ambiente in genere. Buona Pratica che riesce a coniugare l’interesse socio-economico di un territorio a vocazione turistica alla possibilità di creare impresa anche laddove esistono forti vincoli di carattere ambientale. Una idea di sviluppo turistico balneare sostenibile e di impresa che tiene conto della natura e dell’ambiente passando proprio dal rispetto dei vincoli ambientali e che attraverso un partenariato ed un protocollo di intesa con un ente quale il parco nazionale del Cilento ( unico esempio in Italia di sinergia tra imprese balneari private ed Ente Parco Nazionale) sono diventati dei punti di forza, per le aziende balneari del Cilento, che oggi si caratterizzano come imprese Balneari Verdi, lidi ecosostenibili e lidi didattici. La Predisposizione di opportune misure di mitigazione da parte dell’Ente Parco concertate con i nostri esperti , dalla Commissione V.I.A. della regione Campania, dalla Soprintendenza di Salerno e del Comune di Camerota hanno fatto si che l’idea di impresa fosse in sinergia ed in linea con le esigenze degli imprenditori locali. Non più l’idea, anche diffusa, del Vincolo come opportunità mancata di sviluppo e tutela, ma come punto di forza a vantaggio del territorio ed in simbiosi con l’ambiente circostante.
Oggi attraverso il Sindacato Nazionale FIBA, l’idea è quella di esportare questo modello di gestione balneare in tutta Italia al fine di favorire questo modello di sviluppo balneare attraverso la diffusione del logo dei “lidi nei parchi” aziende tipiche e caratteristiche del territorio di appartenenza. Insieme al parco del Cilento abbiamo già predisposto il logo per l’identificazione di un “lido del parco” che rispetti le misure stabilite dagli appositi disciplinari per le aree protette e/o di maggior pregio ambientale e per le aree SIC e ZPS. Disciplinari editabili dal nostro portale all’indirizzo: www.balnearicamerota.it Unire e coniugare le esigenze della conservazione e della tutela dell’ambiente con le attività umane è possibile oltre che indispensabile. Fare turismo attraverso la valorizzazione del nostro patrimonio ambientale rappresenta quella tipicità che rende l’Italia una nazione moderna sostenibile ed al passo con gli standard europei. Oggi favorire e diffondere il turismo balneare sostenibile sulla scorta del modello di gestione dei Lidi del parco, garantirebbe anche l’uscita delle aziende balneari Italiane, dal flagello della direttiva Bolkestein. Proprio perché legherebbe le aziende del territorio, in maniera comprensoriale tipiche dello stesso e soprattutto le stesse acquisirebbero uno status particolare da qui al 2020 (anno limite della proroga?!) di carattere ambientale certificato da enti ed istituzioni locali, regionali e nazionali che evidentemente altri competitors non potranno avere. (adozione del marchio,logo di qualità) Oggi, nei prerequisiti delle evidenze pubbliche e nella stessa direttiva servizi, si parla sempre più della necessità di adottare modelli di sviluppo sostenibili, utilizzare strutture amovibili in materiale vegetale, con la proposizione di energie rinnovabili e di basso impatto ambientale al fine di tutelare le aree a maggior pregio con opportuni disciplinari concertati con enti locali e sovracomunali.
Questa idea di sviluppo è fortemente voluta anche dagli enti locali poiché garantisce rispetto del territorio e soprattutto combatte il flagello del Secolo ovvero il “consumo del Suolo” , oltre a rappresentare l’unica alternativa di creare impresa e favorire impresa locale per la programmazione dei propri litorali. (PUAD PUL, PUC, Piani delle coste… ecc) Strutture rialzate passerelle rialzate per consentire alla vegetazione di non arretrare specie per le aree dunali, sistemi di svuotamento delle vasche periodici e certificati, efficientamento energetico con particolare attenzione agli sprechi, gestione e tutela dei tratti di spiaggia liberi e delle aree dunali limitrofe, cartellonistica didattica-ambientale sono solo pochi esempi di questo modello di gestione. L’auspicio è quello che attraverso la diffusione di questo modello di gestione, anche il Ministero dell’Ambiente, possa credere all’iniziativa sostenendola con i fatti. In allegato troverà alcune informazioni e documenti che sicuramente le interesseranno. (protocollo di Intesa, Statuto CAB, Disciplinari tecnici) Restiamo a completa disposizione per eventuali consulenze e/o Informazioni Presidente CAB FIBA Cilento Dott.Raffaele Esposito Esperto in Business Plan Know-How per l’Impresa balneare sostenibile.
6 Dicembre 2015Comments Off, camerota | i lidi del parco